Siamo a fine luglio, siamo in una Italia sul filo del rasoio, siamo che leggiamo (ci diciamo) che bisogna fare qualcosa per uscire dalla crisi, subito, che non c'è più tempo.
Però non proprio subito-subito, da settembre, dopo le vacanze, con calma.
Sicuramente i mercati, i cinesi, gli indiani, gli americani, possono attendere. E aspetteranno immobili, con calma e pazienza il nostro ritorno dalle vacanze, la riapertura lenta di settembre, che finiamo di bere il nostro aperitivo in terrazza e di mangiare le ultime pizze all'aperto.
Leggo dai giornali la notizia che Sandro Capotosti (ex presidente di Banca Profilo) e Ruggeromassimo Jannuzzelli (ex vicepresidente e ad del gruppo Camuzzi) sono i nuovi proprietari della Moto Morini. L'hanno rilevata all'asta per 1 milione 950mila euro.
Non ho mai posseduto una Moto Morini, pur avendone guidate varie di amici dal Corsarino 50 al mitico "3 e mezzo", ma quando lessi del fallimento mi prese una gran tristezza.
Spero proprio che ora Moto Morini possa ripartire, grazie alla passione dei nuovi propritari e quella dei tanti che ora scelgono altre moto con "meno storia" o con una storia inventata ad hoc. Ecco, mi vengono in mente un bel numero di altri marchi italiani dimenticati, spariti, assorbiti in malo modo e che invece varrebbe la pena di "recuperare" - magari innovandone i prodotti - e offrendoli nuovamente ad un mercato che ora cerca altrove valori ed emozioni.